(foto Paolo Mazzei Fotomania)
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 CAMAIORE. “Quello che il CAV garantisce è, prima di tutto, il dato occupazionale”.

Il primo e fondamentale messaggio emerso nell’incontro del sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto con i lavoratori degli impianti di Pioppogatto e Falascaia è stato questo. “La gestione dell’emergenza rifiuti non può prescindere da una organizzazione del lavoro che tuteli i diritti degli operai, che sono una risorsa nell’ottica del Piano Favoino. I Comuni, su questo punto, non possono transigere con chi ha consegnato le chiavi degli impianti e, in aggiunta, devono essere molto chiari con chi quegli impianti dovrà poi far funzionare”. Dopo le incertezze riferite dai lavoratori, Del Dotto si prende l’impegno di conoscere, in sede di CAV, le necessità reali del numero di operai che dovranno essere impegnati nel futuro funzionamento di Pioppogatto. Per quanto riguarda Falascaia, si tratta di recepire l’importanza di personale interno impegnato nella vigilanza, anche notturna, capace di fare fronte ad emergenze tecniche grazie alle proprie competenze.

Il primo cittadino conferma inoltre la sua posizione decisa sulla chiusura dell’inceneritore: “L’impianto non deve riaprire i battenti, in nessun caso. Di questo, come CAV, siamo garanti; poi arriverà il momento di quantificare la spesa per bonifica e smantellamento dell’area, che non potrà certo gravare sulle spalle dei Comuni”.

Nella riconversione di Pioppogatto il primo cittadino di Camaiore vede un trampolino di lancio per l’applicazione definitiva del Piano Favoino: “Al momento – assicura agli operai – la priorità è far ripartire la struttura: nello stesso tempo è però fondamentale avviare in modo rapido le prime tappe del percorso di investimento sulla strategia ‘rifiuti zero’ e la raccolta differenziata”.

Aspetto poi da valutare attentamente sarà quello delle condizioni in cui è stato lasciato l’inceneritore da parte di Veolia, argomento sottolineato dagli stessi dipendenti. Il primo cittadino di Camaiore non esclude, a fronte dei necessari accertamenti tecnici, l’apertura di un pesante percorso legale, promosso da parte delle pubbliche amministrazioni, per ottenere i legittimi e dovuti risarcimenti dal gestore uscente.

Un appunto conclusivo sollevato dagli operai e accolto dal sindaco riguarda le riunioni del CAV: ultimamente, le sedute hanno le modalità di un vero e proprio consiglio comunale, conclude Del Dotto, e non devono essere vissute dall’esterno come “segrete”. In questo senso Camaiore auspica la presenza costante di un rappresentante dei lavoratori e di un rappresentante dei Comitati durante i lavori dell’organo istituzionale.

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ultimo aggiornamento: 04-07-2012


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